2015/04/06

Pantomima d'Aprile

- E dei desideri inespressi
che mi dici?

E del mio maglione rosso
che portavi la sera;
tu non ci sei più
a metterlo indosso,
a proteggerti dal freddo.

E del pezzo di eternità
che in me vive
oppure vive me
come un veleno.
Una goccia di te
limpido stagno
mi contaminerà in eterno.

E dei desideri soppressi
che mi dirai?

Quando il bollente asfalto
ed autogrill di vacanzieri
voli oceanici
volti, disordine
rumore del metrò
e della vita
ci separeranno?

Quanto sforbicerai altri
sentimenti, quando io
silenziosamente
spegnerò altre
stelle, stanco ed
arrivando tardi
su altri laghi?

Quello che avremmo
creduto amore,
una pantomima
di due innamorati
intenti ad esprimere
sentimenti complicati:
nettare di luna
petali di fieno,

E dei desideri passati,
dell'autunno inevitabile
che ci racconteremo, muti?

Un nastro giallo come
eco di un baraccone
sventola alla mattina con
qualche brivido, ancora.

Tra la fuliggine
ci stropicceremo gli occhi
umidi, in luoghi differenti,
tornando anche noi differenti
indifferentemente
a diverse vite.

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