Notte
quando il freddo ti avvolge
il cuore
Notte
che fiera separi due corpi
da un abbraccio spontaneo
seppure atavico e perduto.
Notte che
avvolgi le mani
avviluppi
i pensieri
come freddo ai piedi
intrappolati in coperte
Coltri avvinghiate
rosse dal desiderio
scarmigliato:
coltri spente
più non odorano di sé
più non rose ma spine
più tu non sai dove
andare
nasconderti
gettarti
se non nel buio
di una nuova notte.
Più non ci sono
culle
mani di madre
azzurre tende
laghi che abbracciano
albe montane:
Freddo e
negazione
Quando solamente
nelle orecchie ronza
un blues, oltreoceano
come un treno
notturno
via lontano
Inneggia lento ma dolce
su traversine e rotaie
ad una sacra oscura
notte.
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