Il canto del cigno
baciai il collo tuo da cigno
nell'azzurro.
Quella poesia su di te, anni fa
dovevo poter amarti
perché sei vera,
nella catastrofe dei sensi
scardinando l'uscio della mia
clausura, vedere
quindi fuori la primavera:
mai le margherite cureranno
quel male dentro
Che poi sarebbe la tua mancanza,
cigno ed occhi di turchese.
Madre Terra, globo di boemia,
riportami al primordio.
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